FOGNA ITALIA

Indro Montanelli aveva detto, poco prima di morire nel 2001, che aveva visto tante Italie ma un’Italia peggiore di quella berlusconiana non l’aveva vista mai.
Diceva che l’Italia berlusconiana è proprio "la feccia che, gorgogliando, risale il pozzo".
E, in effetti, Silvio – come anche da lui stesso medesimo riferito pochi giorni fa di fronte ai generali del capitalismo mangione – "non è un santo".
Corrado Guzzanti, mascherato dal democratico Francesco Rutelli (un Alberto Sordi "americano a Roma" belloccio e con gli occhi azzurri) in quella trasmissione, sempre del 2001, "L’ottavo nano" diceva che l’Italia non è nè di destra nè di sinistra, è di Berlusconi, e poi aggiungeva: "A Berluscò, ricordati degli amici!!!", riferendosi a quelli del centrosinistra, che avevano fatto di tutto – nei precedenti cinque anni – per agevolarlo.
La campagna elettorale di Francesco Rutelli nel 2001 era stata demagogica da morire, prendendo come esempio quelle dello psiconano ma, mentre i manifesti 4×6 metri di quest’ultimo erano intasati dal Culto della Personalità nei confronti del (futuro) premier, i manifesti col faccione di Rutelli (anch’essi 4×6) facevano tanto "sinistra": Rutelli attorniato dai pensionati, attorniato dalle casalinghe e dagli operai, Rutelli a un comizio alla festa dell’unità di Bologna, Rutelli per la salvaguardia dell’ambiente ecc…
Giulano Amato, in una puntata di Porta a Porta con un sempre cerimonioso e untuoso Bruno Vespa, aveva fatto il nome del belloccio dagli occhi azzurri, cicciobello del potere, ex radicale, ex popolare, ex di tutto, aveva fatto il nome di Francesco Rutelli, ordunque, come leader del glorioso centrosinistra – che andava da Cossiga a Cossutta – e futuro premier contro "il demonio di Arcore" alias "Sua emittenza", colui che aveva spedito nelle abitazioni di tutta Italia l’opuscolo "Una storia italiana" in cui veniva narrata – tra mille piaggerie e ridicolaggini – la sua storia di "uomo che si era fatto da solo".
E gran parte degli aventi diritto al voto a crederci, a bersi tutto, oppure a sussurrare: "vaffanculo, tanto peggio tanto meglio", o anche a credere alle MENZOGNE del centrosinistra, tutti comunque a votare, a fare ressa davanti alle gabine elettorali…tant’è che – ricordo – c’erano stati pure dei problemi di ordine pubblico per via del fatto che l’affluenza alle urne era stata tanto massiccia ed esagerata, in quel vomitevole 2001.
"Furor di popolo!" titolava un quotidiano, Il manifesto del giorno dopo.
Alcuni portavoce della "Casa Delle Libertà" (alleata con Bossi, che aveva smesso di fare il drogato ed era stato "restituito con la garanzia" dal centrosinistra di Telecom Serbia, delle banche e delle Coop rosse) avevano aspramente criticato l’allora ministro dell’interno Bianco.
In quei tempi, Pippo Baudo era stato testimonial di un tristissimo finto clone della vecchia Democrazia Cristiana (un partitello del cazzo che aveva preso tipo l’1,5 – 2%), ed era stato praticamente pigliato per il culo, a pesci in faccia, da Giuliano Ferrara in un collegamento televisivo con quest’ultimo, che lo scherniva dicendogli "Baudo, lasci perdere la politica, torni a fare dei bei quiz".
I manifesti del centrodestra (Pdl) sono indirizzati al "popolo della robba", gente pervasa, come posseduta da bassi istinti provenienti dai chakra inferiori, gente semiselvaggia che non legge libri, non legge giornali (gli unici che legge sono quelli coloratissimi di gossip e calcio), vede i supermarket come chiese, o cattedrali, i mercati all’ingrosso dell’IKEA, ecc, come moschee, l’acquisto di SUV come la gioia più grande della propria vita; poi i club privè al sabato, il superenalotto, i ristoranti in cui si mangia carne, beve alcool e si fuma, l’ipocrita messa alla domenica, l’abbonamento allo stadio per le partite della "squadra del quore", l’informazione soltanto quella televisiva (filtrata alla grande dai Poteri Forti), e vuole far parte di una mandria, di un gregge col pastore, di una massa di persone anestetizzata da una noncultura di stampo americanoide.
Naturalmente, Massimo D’Alema, Romano Prodi, Furio Colombo, Piero "ce l’ha un panino al crudo?" Fassino, Pierluigi Bersani, Francesco Rutelli, Giovanna Melandri, Anna Finocchiaro, Anna Serafini, Luciano Violante, Walter Veltroni, e altri rappresentanti della "musica leggera per ceti medi, in tutto medi" – come giustamente dice Fulvio Abbate – stanno dalla parte giusta, dalla parte della "moderazione".
E anche lo stesso Antonio Di Pietro, a dir la verità,  è massicciamente per il SISTEMA: troppi, troppi indizi lo lasciano pensare, come quando lo si è visto difendere a spada tratta l’EURO degli apprendisti stregoni di Bruxelles di fronte a delle domande scomode di alcune persone in platea mentre faceva un comizio su qualcosa di giustizialista, come al solito.
Insomma, la moderazione della sinistra che vuole rincorrere la destra berlusconide e legaloide nella caccia all’ "immigrato clandestino" e nelle ronde,  che vuole mantenere questo sistema borsistico basato sull’indebitamento per i beni superflui e prodotti illegalmente (con tanto inquinamento) dalle "fabbriche del mondo" dei paesi emergenti, che vede nel (super, iper)postmodernismo senz’anima la cornucopia della fortuna e la gallina dalle uova d’oro, che fa strenuamente in modo che la cricca al potere continui ad avere un monopollio mediatico infinito, pieno di pubblicità di cellulari e di macchine e tanta, tanta, ma tanta disinformazione.
Senza muovere un dito (il baffino neocon ex FGCI a dire, col dito alzato, che "Mediaset è una r – i – s – o – r – s – a per il paese!"), e – invece – prendendosi degli stupidi vade retro dalla Vaticano s.p.a. con storie come quella – stucchevolissima – dei D I C O o dei P A C S (le famose "coppie di fatto"), che di certo non sono tra gli argomenti che determinano vita o morte per il popolo italiano, come l’anatocismo a percentuali da vera e propria usura, per esempio, oppure il plusvalore, oppure la riserva frazionale delle banche che finanziano il complesso militare-industriale.
La sinistra radicale è franata completamente perchè ha accettato (tra diecimila ambiguità) i diktat di Washington, Zion, FMI e della City di Londra, ha fatto pagliacciate come quella di mettere Vladimir Luxuria in parlamento (dentro cui poi ha litigato per l’utilizzo di un cesso con un’altra campionessa della politica, Elisabetta Gardini) , questa sinistra radicale ha poi estromesso violentemente Marco Ferrando solo perchè si era permesso di dire la verità sull’Iraq, ha poggiato il culo di Fausto Bertinotti sullo scranno più alto della camera, lo stesso Bertinotti che in seguito si complimentò – compiaciuto – con i militari pseudofascisti della "Folgore" in Libano, quella stessa "Foigore" che, anni prima, violentava le donne in Somalia.
Insomma, ritornando al discorso precedente, il grossissimo problema di cui soffre, si sta incancrenendo e sta marcendo lo stato Italia – creato dal 1860 al 1918 tramite invasioni e guerre più o meno "massoniche" e pilotate dall’estero – è riassumibile nel motto "tengo famiglia" (da virare anche in "tengo parrocchia" o "tengo casta"), che fa sembrare questi sciagurati italiani – purtroppo miei connazionali – tanti mafiosi e camorristi che investono sull’abusivismo edilizio e sulle case vuote e sfitte, sulla truffa fiscale e finanziaria, sullo sfruttamento di giovani (e meno giovani) oltre che immigrati, e sul chiudersi a doppia, tripla mandata – e catene e lucchetti – dentro la loro famiglia, tenendo sempre una lupara ben a portata di mano per difendersi dai "clandestini", dal "diverso", da "tutti quelli che non sono come noi, che non sono della nostra stessa famiglia – casta – parrocchia"
Così, invece che – per esempio, la prima cosa che mi viene in mente, prendendo spunto anche dall’argomento di questo scritto – studiare per un sistema che permetta il drenaggio delle acque di scolo in modo che non finiscano nei mari, fiumi o laghi, e non inquinino, che magari vengano riciclate, ecco che, invece di pensare per davvero alle cose VITALI, ogni giorno – in questo maledetto paese – si vive in un continuo stato di emergenza indotta, e in uno stato di campagna elettorale perpetua.
Ma com’erano abbandonati a loro stessi tutti i manifesti elettorali delle ultime europee del 2009, in seguito ai giorni in cui (non) si è votato…sono stati più di un mese riversi e quasi sbattuti terra, sbiaditi e calcificati dal sole di luglio senza che nessuno li raccogliesse.
Sarà mica un segno?
La democrazia rappresentativa sta morendo a causa delle proprie MENZOGNE, e i nodi – prima o poi – verranno al pettine.
A meno che non si voglia creare uno stato di violenza ad hoc nel paese, per esempio attraverso l’istituzione delle "ronde" con le quali magari prima o poi ci scapperà il morto, per fare quindi in modo di divertirsi col giochetto AZIONE – REAZIONE – SOLUZIONE,  un incendio del Reichstag che permetterebbe leggi di UNITA’ NAZIONALE molto, molto liberticide.
Occhio, perciò.

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Un commento su “FOGNA ITALIA

  1. comporellen il said:

    ogni popolo ha la classe dirigente che si merita, di destra o di sinistra che sia. e noi ci meritiamo tanto i berlusconi che i d’alema… bacio. mariella

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